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Donare

COS'E' LA DONAZIONE DI SANGUE

La donazione di sangue è l'azione di un singolo individuo, volontaria fatta in maniera spontanea o concordata, finalizzata al privarsi di una determinata quantità del proprio sangue o di suoi componenti, affinché venga utilizzata per scopi medici.
Generalmente è dettata da puro spirito di solidarietà ed è totalmente gratuita, a volte può avere una controparte economica.

Il fabbisogno di sangue e di emocomponenti non si verifica solamente durante interventi chirurgici o in presenza di incidenti, ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, ustioni, intossicazioni da farmaci, anemie, emorragie, malattie emorragiche, tumori del fegato, anemia mediterranea, emofilia A e B, ipoalbuminemia, trapianti di organi e tessuti, e molte altre ancora....

LE CONDIZIONI NECESSARIE PER ESSERE DONATORE

  • età: compresa tra i 18 e i 65 anni
  • peso: uguale o superiore ai 50 chili
  • pulsazioni: comprese tra 50-100 battiti/minuto
  • pressione arteriosa: tra 110 e 180 mmHg (sistolica o massima), tra 60 e 100 mmHg (diastolica o minima)
Inoltre è necessario:
  • avere un buono stato di salute
  • non seguire comportamenti a rischio:
    • non essere stato esposto al rischio di malattie trasmissibili 
    • non aver effettuato tatuaggi/piercing negli ultimi 4 mesi
    • non fare uso di droghe pesanti né uso continuato di droghe leggere
Alcune persone donano il proprio sangue occasionalmente, in seguito a malattie di familiari o ad appelli sporadici, ma sono tuttavia molto più utili i donatori abituali, i quali rappresentano una garanzia sia per la maggior quantità di sangue donata sia per il maggior controllo a cui vengono sottoposti, grazie alle analisi che vengono effettuate ad ogni donazione.

DOVE DONARE

Per donare sangue bisogna recarsi presso un centro trasfusionale dell’Ospedale.
Dopo un colloquio e un prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio si accerta l’idoneità e si passa alla donazione.

QUANTO SI PUÒ DONARE E DURATA DEL PRELIEVO

Il limite massimo di sangue intero che è possibile donare in una sola volta è di 450 ml +/- 10% (si stima che il sangue rappresenti l’8-9% del peso corporeo; 7-8 litri in una persona di circa 90 kg), mentre per il plasma la sacca raccoglie 600 ml.
Una donazione di sangue intero dura circa 10 minuti quella di plasma circa 45 minuti e una di piastrine poco di più.
La durata della donazione di plasma è maggiore di quella del sangue intero per via del procedimento di estrazione del plasma dal sangue: la cannula (l'ago che viene inserito in vena) è collegata ad un separatore cellulare dove una centrifuga separa la parte più liquida, il plasma appunto, dai globuli rossi.
Al termine del processo, per compensare la parte liquida tolta, potrebbe essere infusa nel donatore della soluzione salina, ma nella pratica si consiglia semplicemente di bere dei liquidi.
Non prelevando componenti cellulari, la donazione di plasma risulta di impatto praticamente nullo sull'efficienza fisica del donatore. E' per questo che può essere eseguita ad intervalli ridotti (anche di soli 14 giorni) ed è particolarmente indicata per le donne in età fertile, in quanto non riduce il contenuto di ferro del sangue.
La richiesta di questo emoderivato è molto maggiore rispetto alla richiesta di sangue intero poiché il suo campo di applicazione è molto vasto.
Le donazioni sono in genere indolori e prevedono un ristoro finale.

FREQUENZA DELLE DONAZIONI

Le donazioni possono essere di tipologie diverse:
  • Sangue intero
  • Plasma (Plasmaferesi)
  • Piastrine (Piastrinoferesi)
  • Donazione multipla di emocomponenti
Intervalli minimi previsti dalla legislazione italiana:
  • da donazione di sangue intero a donazione di sangue intero: 90 giorni tra una donazione e l'altra (max 4 volte l'anno per gli uomini e 2 volte l'anno, in età fertile, per le donne)
  • da donazione di sangue intero a donazione di plasma: 1 mese
  • da donazione di sangue intero a donazione di piastrine: 1 mese
  • da donazione di plasma a donazione di sangue intero: 14 giorni
  • da donazione di plasma a donazione di plasma: 14 giorni
  • da donazione di piastrine a donazione di sangue intero: 14 giorni
  • da donazione di piastrine a donazione di piastrine: 15 giorni (massimo 6 donazioni all'anno)
  • da donazione di multicomponenti a donazione di multicomponenti: 3 mesi

DOPO LA DONAZIONE

La legislazione italiana (Legge 21 ottobre 2005, n. 219) prevede una giornata di riposo retribuita per chi ha effettuato una donazione.
Tale norma, adottata anche da altre nazioni europee per incentivare maggiormente i potenziali donatori, è comunque di carattere precauzionale e viene normalmente disattesa dai donatori lavoratori autonomi, che dopo la donazione in genere effettuano una normale giornata di lavoro.
Il riposo risulta però importante per chi svolge lavori pesanti, pericolosi o che richiedano particolare attenzione quali conducenti di camion, aerei, treni, pompieri, quanti lavorano su impalcature, ecc.

GRUPPO SANGUIGNO

Un gruppo sanguigno è geneticamente determinato/ereditato alla nascita e presenta contributi da entrambi i genitori, e viene classificato tramite la presenza o l'assenza di antigeni sulla superficie dei globuli rossi.
Un insieme di diversi antigeni superficiali formano collettivamente un sistema di gruppi sanguigni.
Fino al 1901 si pensava che non esistessero vari gruppi sanguigni poi gli studi di Karl Landsteiner hanno portato dapprima alla suddivisione del sangue nei vari gruppi sanguigni del sistema AB0 e successivamente alla scoperta di altri fattori che distinguono i diversi tipi di sangue, quale ad esempio il fattore Rhesus.

TIPI DI GRUPPO SANGUIGNO (SISTEMA AB0)

Nel sistema AB0 (da leggersi A-B-zero) esistono quattro diversi gruppi sanguigni:
  • Il gruppo 0 non possiede alcun antigene sulla membrana dei globuli rossi; mentre il plasma sanguigno possiede ambedue le agglutinine.
  • Il gruppo A ha sui globuli rossi la presenza dell'antigene A, (chimicamente lo zucchero N-acetilgalattosammina) mentre nel plasma si riscontra la presenza dell'agglutinina beta (o anti-B) ed è diviso in due sottogruppi: A1, il più numeroso, e A2.
  • Il gruppo B invece è caratterizzato dalla presenza dell'antigene B (chimicamente galattosio) sui globuli rossi e dalla presenza dell'agglutinina alfa (o anti-A) nel plasma.
  • Il gruppo AB presenta entrambi gli antigeni sui globuli rossi, ma nessuna agglutinina nel plasma.
Ognuno di questi gruppi sanguigni viene suddiviso poi ulteriormente in due categorie dal fattore Rhesus, che indica la presenza o l'assenza di un particolare antigene Rh sulla membrana dei globuli rossi nel sangue.
Il fattore Rhesus può essere positivo (Rh+) cioè presente nel sangue oppure negativo (Rh-) cioè assente nel sangue.
Esistono anche ulteriori fattori (come il fattore di Kell) per la distinzione dei vari gruppi sanguigni.

COMPATIBILITÀ DEI GRUPPI SANGUIGNI

Le agglutinine e gli antigeni del sangue pongono delle barriere alle trasfusioni di sangue tra persone di gruppi diversi.

      
RICEVENTE

O Rh-
O Rh+
A Rh-
A Rh+
B Rh-
B Rh+
AB Rh-
AB Rh+
DONATORE
O Rh-
O
O
O
O
O
O
O
O
O Rh+
X
O
X
O
X
O
X
O
A Rh-
X
X
O
O
X
X
O
O
A Rh+
X
X
X
O
X
X
X
O
B Rh-
X
X
X
X
O
O
O
O
B Rh+
X
X
X
X
X
O
X
O
AB Rh-
X
X
X
X
X
X
O
O
AB Rh+
X
X
X
X
X
X
X
O


X non è compatibile    O è compatibile


Dalla tabella si nota che:
  - il gruppo 0 Rh-  può donare a tutti gli altri gruppi ma riceve solo da un altro 0 Rh-
  - il gruppo AB Rh +  può ricevere da tutti gli altri gruppi ma lo dona solo ad un altro AB Rh +

IL SANGUE UNIVERSALE

La presenza dei vari gruppi sanguigni rappresenta un grosso ostacolo nel caso di trasfusioni.
Gli ospedali devono mantenere scorte dei vari gruppi sanguigni e un'ingente scorta di gruppo 0 Rh- da utilizzare quando non si conosce il gruppo del paziente e non si ha tempo di effettuare le analisi, come nel caso di persone coinvolte in incidenti stradali che presentino massive emorragie.
Alcuni studi sono volti a trattare il sangue in modo da eliminare gli antigeni A, B ed Rh e quindi a rendere il sangue 0 negativo.
Nel 2007, alcune ricerche hanno ottenuto una prima serie di successi ma si ritiene che per la diffusione su larga scala di questi trattamenti bisognerà attendere almeno una decina d'anni.
Alcuni anni fa sono stati condotti studi sulla possibilità di ottenere un fluido sintetico in grado di veicolare ossigeno alle cellule con risultati positivi, tuttavia a distanza di anni sembra che i procedimenti di produzione e di trasporto siano troppo costosi e non utilizzabili commercialmente.


Ognuno di noi potrebbe avere bisogno di sangue e pertanto è importante che tutte le persone idonee si prestino a questo importante gesto di solidarietà